La sera del 6 ottobre Lou Marini, storico sassofonista di The Blues Brothers, ha suonato con la sua cover band italiana preferita, i Blues4People, presso il Circolo degli Artisti, il noto locale romano in Via Casilina Vecchia 42. (Immediatamente sotto la notizia troverete il video con una breve intervista a Lou Marini.)
La Blues Brothers Night è stata organizzata da Universal Pictures Italia per festeggiare l’uscita in Blu-ray del capolavoro di John Landis, che in alta definizione sfoggia dopo 30 anni tutta la sua grinta e la potenza della sua colonna sonora, nel Blu-ray disponibile con una definizione ancora migliore.
Lou Marini ha trovato un pubblico appassionato che ha cantato e ballato per due ore sulle note delle musiche del film, da Gimme some lovin’ a Everybody needs somebody, per concludere con Ehi man. Alla serata eravamo presenti anche noi di Voto 10 che abbiamo avuto la possibilità di scambiare due parole con il grande sassofonista (Clicca qui per vedere il video del nostro incontro).
Prima del concerto Lou ha raccontato alcune curiosità sulla produzione del film.
"Fare parte della Blues Brothers Band è stato un dono – ha detto ai giornalisti – un’esperienza meravigliosa che ha cambiato la mia vita… La forza di quella band era che eravamo tanti e tutti diversi: eravamo una band che esisteva da prima del film, suonavamo insieme nel Saturday Night Live Show. Eravamo affiatati, tanto che quando abbiamo visto per la prima volta il film montato siamo rimasti un po’ male perché c’erano tante scene di interazione tra i membri della band che erano state tagliate".
Ha raccontato della leggendaria scena in cui suona con Aretha Franklin: "John Landis mi chiese di ballare mentre suonavo il sax nella scena in cui Aretha canta Think. Dovevo stare sul bancone della cucina, ma questo bancone era altissimo e molto stretto, e io avevo veramente paura. Mi sono esercitato tantissimo per riuscire a suonare e ballare insieme, è veramente difficile farlo, ma ero terrorizzato dall’idea di cadere dal bancone. Per questo alla fine della scena, che si chiude su di me, l’espressione della mia faccia con gli occhi sgranati era dovuta più che altro al sollievo per avercela fatta! Aretha all’inizio non era sicura di noi come musicisti; non ci conosceva. Venni poi a sapere che aveva chiamato Ray Charles per chiedergli se eravamo bravi e se avremmo suonato bene insieme. Lui la rassicurò e registrammo dei pezzi fantastici. Aretha aveva un suo modo di approcciarsi alle registrazioni; durante le prove si manteneva tranquilla, ma quando registrava si trasformava in una Ferrari alla massima potenza… Abbiamo registrato tre volte, e alla terza ho visto Aretha ballare".
Un successo intramontabile quello della Blues Brothers Band, che coinvolse da subito tutti, incluse le stelle di Hollywood. "Ricordo un fantastico concerto allo Universal Theatre. In prima fila c’erano tutti gli attori più famosi dell’epoca. E proprio davanti a noi stava Jack Nicholson, con i suoi occhiali. Mentre suonavamo ci ha guardato, si è tolto gli occhiali e ci ha detto con un sorriso entusiasta: WOW!".